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Luoghi abbandonati da esplorare con le gite primaverili in Italia, alcuni lasciano senza parole

La nostra penisola è ricca di storie e cultura, ma anche di luoghi abbandonati che parlano di periodi dimenticati e misteri nascosti. La primavera è la stagione giusta per poter esplorare, perché siamo sicuri di trovare atmosfere particolarmente suggestive. Ecco alcuni suggerimenti.

Antiche rovine, fabbriche dismesse, borghi abbandonati, l’esplorazione urbana dell’Italia ci dà la possibilità di organizzare bellissime gite primaverili. Ci sono alcuni posti che, pur essendo ormai dimenticati, sono ancora ricchi di vita, con le loro rovine che nascondono incredibili intrighi. Situata sulle colline della Lombardia, Consonno, per esempio, è una città fantasma che rappresenta al meglio un sorprendente progetto urbanistico che fallisce. Negli anni ’60, Consonno fu trasformata in un centro turistico di lusso, poi abbandonato a causa del disastroso incendio nella 1976. Oggi le rovine mettono in luce le stravaganti architetture, richiamo della passata espansione urbana che ci ha lasciato solo una visione surreale. I resti sono il documento delle ambizioni dei costruttori andate in fumo.

Se vogliamo conoscere il Sud dell’Italia e trovare un posto incredibile da visitare durante le gite primaverili, possiamo provare con la Basilicata. Nascosta tra le colline troviamo Craco, borgo abbandonato che vanta una storia millenaria. L’abbandono risale al 1960, conseguenza di numerose frane e problemi geologici. Oggi offre uno spettacolo mozzafiato grazie alle sue case di pietra vuota che si arrampicano sulle pendici della collina. Se vogliamo essere protagonisti di un film, esplorare queste stradine deserte, immersi in una vita quotidiana inesistente, Craco è il posto giusto. Ci sembrerà di tornare ai tempi antichi, visto che la vegetazione ha invaso gli edifici dando un tocco di malinconia a questa bellezza decadente.

Epoche passate fatte di duro lavoro

Tra i luoghi abbandonati da esplorare, non possiamo dimenticare la miniera di Montevecchio in Sardegna. Se ci capita di trovarci sull’isola, proviamo a organizzare questa gita primaverile e non ce ne pentiremo sicuramente. Il complesso minerario abbandonato è stato in passato una delle più importanti della regione. È stato chiuso negli anni ‘90 ed è rimasto come documento della storia industriale della Sardegna. Troviamo edifici in rovina, strutture arrugginite, segnali di un’epoca passata fatta di lavoro e sacrificio umano. È una testimonianza unica della vita dei minatori sardi.

Una gita simile possiamo farla anche in Toscana, ma nella Vecchia Fornace. Tra le dolci colline e i vigneti toscani, questa antica fabbrica di mattoni abbandonata ricorda il periodo in cui venne costruita nel XIX secolo, per poi essere dismessa subito dopo la guerra. La struttura ha qualcosa di spettrale, avvolta da una natura rigogliosa, è un documento importantissimo della storia industriale della Toscana. La gita si rivelerà un’esperienza immersiva indimenticabile.

Luoghi abbandonati da esplorare, bellezze dimenticate senza tempo

Rimanendo in Toscana, nelle bellissime colline, troviamo il castello di Sammezzano. È un gioiello architettonico abbandonato assolutamente da visitare per vedere con i nostri occhi gli interni decorati in stile moresco. Il castello è stato costruito nel XIX secolo ed è stato abbandonato nel XX. Poi lasciato totalmente in rovina. Ci sono i soffitti elaborati e a cupola, con colonne intarsiate e mura dipinte. Ancora oggi le opere incantano i visitatori offrendo uno spaccato della magnificenza di un’epoca storica vincente e della seguente decaduta.

Se ci spostiamo verso il Cilento, nel Parco Nazionale troviamo il villaggio fantastico di Romagnano al Monte. Abbandonato dopo il terremoto del 1980, il borgo offre una visione unica della vita rurale del Sud Italia. Le case in pietra sono vuote, le strade sono deserte, incredibile pensare che un tempo questo villaggio era una comunità che prosperava. Esplorare il borgo ci darà l’opportunità di riflettere su quanto sia fragile l’esistenza dell’uomo, ma anche ammirare la bellezza selvaggia della natura che attacca lo spazio quando l’uomo se ne va. Il vantaggio delle gite primaverili? Si fanno in giornata, non si pernotta, si spende solo per viaggiare. Ma ricordiamoci. Trattandosi dell’Italia, fermiamoci a mangiare in qualche ristorante tipico. La nostra gita acquisterà ancora più valore.

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