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Ecco come puoi andare in pensione prima dei 62 anni se lavori in questo modo

Andare in pensione prima dei 62 anni, in base al lavoro svolto e maturando una determinata quota sommando età e contributi. Questo è ciò che la normativa previdenziale offre per determinati lavoratori.

Tutto dipende dall’attività svolta, perché in base a determinati fattori, l’uscita è possibile già con 61 anni e 7 mesi di età. 

Ecco come puoi andare in pensione prima dei 62 anni se lavori in questo modo

Svolgere un lavoro usurante ha i suoi ritorni dal punto di vista della pensione, perché si può lasciare il lavoro prima del previsto. E se pensiamo che la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, parlare di una misura che permette di uscire dal lavoro a 61 anni e 7 mesi è sicuramente una cosa interessante. Come dicevamo, dipende dal lavoro svolto. Infatti esiste il cosiddetto scivolo usuranti che consente il pensionamento con la Quota 97,6. Ma questo scivolo riguarda anche i lavoratori che per l’intera giornata lavorativa o per parte di essa, lavorano di notte. E per notte si intende le ore che vanno dalle 00:00 alle 05:00 del mattino dopo. Giornalai, fornai, metronotte, lavoratori dei locali notturni e portieri di notte. Sono solo alcune delle attività lavorative svolte da molti lavoratori mentre la stragrande maggioranza delle persone dorme. 

I requisiti per la pensione come lavoro notturno nel 2024

Ma come si sfrutta la misura? Ecco come puoi andare in pensione prima se lavori di notte. Il lavoro notturno rientra dentro lo svicolo per il lavoro usurante e quindi c’è la possibilità di andare in pensione per il lavoratore interessato con: 

  • 61 anni e 7 mesi di età;
  • 35 anni di contributi;
  • Quota 97,6 raggiunta. 

I requisiti di sopra riguardano lavoratori dipendenti che hanno svolto lavoro notturno per almeno 78 giornate lavorative per anno, e per 7 degli ultimi 10 anni di carriera o per la metà della carriera lavorativa. Per gli autonomi l’età di uscita sale a 62 anni e 7 mesi e la Quota a 98,6. La quota si completa sommando età e contributi comprese le frazioni di anno, cioè i mesi. Per lavoratori che hanno svolto lavoro notturno per un numero di notti all’anno comprese tra le 72 e le 77, i requisiti cambiano e cioè:

  • 62 anni e 7 mesi di età per dipendenti e 63 anni e 7 mesi per gli autonomi;
  • 35 anni di contributi;
  • Quota 98,6 per i dipendenti e Quota 99,6 per gli autonomi.

I lavoratori che hanno svolto un numero di notti all’anno, inferiori a 72 ma superiori a 64 invece, dovranno raggiungere:

  • 63 anni e 7 mesi di età per dipendenti e 64 anni e 7 mesi per gli autonomi;
  • 35 anni di contributi;
  • Quota 99,6 per i dipendenti e Quota 100,6 per gli autonomi.
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