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Il segreto dello strano andamento dei rendimenti nel tempo dei BTP e del conto deposito che pochi risparmiatori conoscono

In genere i tassi di rendimento dovrebbero salire con l’aumento del periodo di investimento. Questo ragionamento non vale però per i BTP e conoscere questo fenomeno può aiutare nelle strategie di investimento.

A livello intuitivo quasi tutti sanno che investendo una certa somma di denaro per un periodo più lungo, i rendimenti aumentano. Se investo in un prodotto finanziario a tasso fisso con durata di 12 mesi e in uno con durata 60 mesi, il rendimento annuo del secondo dovrebbe essere maggiore. Questo perché il rischio aumenta con l’aumento della durata dell’investimento. Tuttavia, questo ragionamento non è sempre vero e conoscere quando e su quali titoli avviene l’inverso, aiuta nelle strategie di investimento. In questo articolo, scopriremo le differenze dell’andamento di rendimento nel tempo tra i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e i conti deposito.

Cosa accade al rendimento del conto deposito nel tempo

Cominciamo con l’analizzare l’andamento dei rendimenti del conto deposito, mettendo a confronto un conto della durata di 12 mesi con uno della durata di 60 mesi. Al momento della scrittura dell’articolo il conto deposito con il rendimento maggiore a 12 mesi offriva un tasso annuo lordo del 4,1%. Ma che accade se investissi in un conto deposito a 60 mesi? Mi aspetterei che il tasso annuo lordo fosse maggiore. Ed infatti, il conto deposito a 60 mesi col rendimento migliore offriva un tasso lordo annuo del 4,7%.

Il segreto dello strano andamento nel tempo dei rendimenti dei BTP

Adesso passiamo al confronto tra due Buoni del Tesoro poliennali con vita residua di 12 mesi e di 5 anni, 60 mesi. I BTP sono titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano. Teoricamente, il fenomeno osservato sui rendimenti del conto deposito dovrebbe verificarsi anche in questo caso, Ovvero, più lungo è il periodo di investimento, più alto sarà il rendimento annuo. Sarà vero?

Verifichiamo sul campo e consideriamo due BTP, quello scadenza marzo del 2025 e quello scadenza febbraio del 2029. Quindi il primo ha una durata residua di 12 mesi mentre il secondo di poco meno di 5 anni. Al momento della scrittura dell’articolo secondo i dati di Borsa Italiana, il BTP marzo 2025 (ISIN: IT0005534281) offriva un rendimento lordo annuo del 3,5%. Invece, il BTP febbraio 2029 (ISIN: IT0005467482), quindi quello più lungo, offriva un rendimento lordo annuo del 3,1%.

Tiriamo le somme

Abbiamo scoperto che con l’aumento del periodo di investimento l’andamento della curva dei rendimenti del BTP e del conto deposito è divergente. In questo preciso periodo di mercato all’aumentare del periodo di investimento, il rendimento annuo del conto deposito aumenta, mentre quello del BTP decresce. Attenzione, questo fenomeno non è costante. Non sempre il rendimento annuo dei BTP più lunghi è minore del rendimento di un BTP più corto. Mentre sarò molto difficile che questo accada per un conto deposito.

Approfondimento

Abbiamo simulato l’investimento di 35.000 euro per un anno in un conto deposito e abbiamo fatto una curiosa scoperta. E se desideri raddoppiare un piccolo capitale, per esempio 10.000 euro, due prodotti di investimento in particolare possono essere la soluzione.

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