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Devi comprare casa col mutuo? Ecco tutto quello che devi sapere per scegliere oggi tra tasso fisso o variabile

Scegliere quale mutuo prendere oggi per comprare una casa non è una scelta facile. Meglio puntare sulla sicurezza di un tasso fisso oppure scommettere su un taglio dei tassi e orientarsi sul variabile?

In un mercato monetario in costante evoluzione, la scelta tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile può influenzare significativamente il tuo futuro finanziario. Nelle ultime riunioni le due maggiori Banche centrali, BCE e FED, hanno mantenuto i tassi fermi. Ma entrambi i presidenti hanno messo in evidenza come dalla prossima riunione potrebbe iniziare un taglio dei tassi. Alla luce di questo scenario, la scelta del finanziamento ipotecario per acquistare casa non è semplice.  Per aiutare nella scelta abbiamo simulato l’accensione di un mutuo per un importo di 200.000 euro per 25 anni, a tasso fisso e variabile. Poi abbiamo calcolato la rata mensile. Ecco vantaggi e svantaggi delle due soluzioni.

Devi comprare casa col mutuo? Ecco quanto paghi oggi col tasso fisso

La sicurezza ha un prezzo. Con un mutuo a tasso fisso, il costo della prevedibilità è tangibile. Attualmente, per un mutuo di 200.000 euro, il tasso fisso migliore è del 2,7% circa (tasso TAEG), con una rata mensile di circa 900 euro. Questa opzione garantisce una rata immutabile per tutta la durata del mutuo, permettendoti di pianificare le tue finanze senza sorprese. Tuttavia, se i tassi di interesse dovessero diminuire, rimarresti vincolato a una rata potenzialmente più alta rispetto alle offerte variabili.

La scelta del tasso variabile per scommettere sul ribasso dei tassi

Se la tua convinzione è che nei prossimi anni i tassi possano scendere, allora il tasso variabile è la soluzione più adatta. Infatti, il tasso variabile permette una riduzione della quota mensile se il costo del denaro cala. Purtroppo, però, questo vantaggio si paga e non poco. Al momento della scrittura dell’articolo, le offerte di mercato per un mutuo a tasso variabile a 25 anni partivano da un tasso TAEG del 4,7%. A questo tasso la retta mensile superava di qualche euro i 1.100 euro.
Quindi, sebbene questa opzione possa sembrare allettante, è importante considerare il maggiore costo attuale della rata. Ed occorre considerare anche il rischio di un aumento dei tassi di interesse nel tempo, invece di una diminuzione

Quindi su quale mutuo puntare?

In conclusione, la scelta tra tasso fisso e variabile dipende dalla tolleranza al rischio e dalla capacità di gestire potenziali fluttuazioni. Prima di prendere una decisione, il consiglio è di consultare un esperto per un consiglio personalizzato. Anche perché un mutuo è un impegno a lungo termine e la scelta, non può dipendere solamente da una previsione a sei mesi. Una scelta azzardata del mutuo può mettere in seria crisi nel futuro le finanze di una famiglia.

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