Il timido tentativo di ripresa dell’euro contro il dollaro si è bruscamente arenato e adesso ci troviamo a commentare la terza settimana consecutiva al ribasso. Potrebbe essere che questo pattern anticipa un movimento verso la parità?
Le motivazioni alla base del ribasso dell’euro contro il dollaro
La coppia di valute EUR/USD ha subito un’inversione significativa la scorsa settimana, passando prima sopra 1,0900 dopo la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) e poi scendendo drasticamente nei giorni successivi. Questo cambio evidenzia l’effetto delle decisioni delle banche centrali e degli eventi geopolitici sul mercato valutario, sottolineando l’importanza per i trader di essere informati e flessibili nelle loro strategie.
I dati del PMI manifatturiero tedesco, che hanno registrato il minimo di 5 mesi, hanno poi influito negativamente sulla fiducia nell’euro, contribuendo al ribasso dell’EUR/USD dopo il FOMC. Anche l’outlook accomodante della Banca d’Inghilterra ha favorito il dollaro, poiché i trader hanno adattato le loro posizioni in vista di possibili divergenze nella politica monetaria tra Stati Uniti e Regno Unito. Con l’EUR/USD attualmente a 1,0800, situato nel mezzo del suo intervallo storico tra 1,0500 e 1,1200, c’è incertezza su quanto potrebbe ancora scendere.
Dato statistico interessante è che il 56% dei trader che detengono posizioni nell’EUR/USD sono ottimisti sul potenziale di rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro, secondo i dati di trading in tempo reale.
Terza settimana consecutiva al ribasso per l’euro contro il dollaro, parità in vista? Le indicazioni dell’analisi grafica
Da inizio anno le quotazioni del cambio euro dollaro si stanno muovendo all’interno di un ben definito trading range individuato dai livelli 1,0693 – 1,1089. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Da notare che il livello superiore già a partire dall’inizio del 2023 sta frenando la salita del cambio. La sua rottura, quindi, potrebbe avere un effetto esplosivo sul grafico dei prezzi.
Vista l’enorme incertezza che domina sul grafico delle quotazioni, abbiamo tracciato i due scenari più probabili nel caso rialzista (linea continua) e nel caso ribassista (linea tratteggiata).
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