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Quartiere Aventino a Roma: perché si chiama così e cosa vedere accompagnati dalla brezza del colle e circondati dal verde e dai bar

Il quartiere Aventino, situato nella meravigliosa città di Roma, è uno dei luoghi più suggestivi e storici della Capitale. Esplorarlo significa andare alla ricerca di angoli nascosti in cui fare scoperte affascinanti.

Le origini del nome Aventino sono avvolte nel mistero e oggetto di dibattiti tra gli studiosi. Ci sono alcune teorie e ipotesi che cercano di spiegare l’origine di questo antico toponimo. Una delle teorie più diffuse è legata alla parola latina Aventinus, che potrebbe derivare dal termine Aventine in latino arcaico. Che a sua volta potrebbe essere correlato al concetto di vento o luogo ventoso. Questa teoria suggerisce che la collina fosse chiamata così per via delle brezze fresche che soffiavano nella zona, rendendola un luogo gradevole per l’abitazione.

Indipendentemente dalle sue vere origini linguistiche, è innegabile che l’Aventino abbia una storia ricca e complessa che risale all’epoca pre-romana. L’Aventino è uno dei sette colli di Roma che fin dai tempi più antichi ha visto il passaggio di diverse culture e civiltà, contribuendo così alla sua importanza storica e al suo fascino unico.

Arte unica

Uno dei luoghi più caratteristici del quartiere Aventino a Roma è il Giardino degli Aranci, noto anche come Parco Savello. Questo parco offre una vista mozzafiato sulla città eterna e ospita un’atmosfera romantica perfetta per una passeggiata rilassante. Dal parapetto non è possibile vedere il Circo Massimo. Questo perché, anche se il complesso è parte integrante del quartiere, ed è uno dei posti più visitati della Capitale, si trova tra l’Aventino e il Palatino. Il Circo Massimo è una tappa obbligata per chi visita questa zona. Una volta era il più grande spazio per gli eventi pubblici di Roma, oggi è un vasto parco dove è possibile passeggiare e immaginare l’antica grandiosità dei giochi romani.

Al quartiere non manca né la vocazione sacra né l’apertura multiculturale. La Basilica di Santa Sabina è un’antica chiesa del V secolo ed è uno dei più importanti esempi di architettura paleocristiana a Roma. La Chiesa di Santa Prisca è stata costruita nel IV secolo d.C. ed è famosa per i suoi affreschi ben conservati che narrano storie bibliche. È un esempio straordinario di architettura paleocristiana e merita una visita approfondita. All’interno della Basilica troviamo Il martirio di Santa Sabina, opera di grande significato religioso e storico, che rappresenta uno dei temi centrali della vita della santa e della storia della Basilica stessa. Ma anche La trinità e i santi, esempio di arte sacra medievale, che riflette la profonda devozione religiosa dell’epoca e la ricchezza simbolica delle rappresentazioni cristiane.

Quartiere Aventino a Roma, un punto di incontro con il Mondo e con il passato

La parte multiculturale è assicurata dal Cimitero Acattolico, situato all’ombra del vecchio muro aureliano. Questo cimitero è una sorta di museo all’aperto della storia di Roma, con le tombe di molti stranieri illustri che hanno vissuto e amato la città. Il celebre poeta romantico inglese John Keats è sepolto qui. Così come un altro poeta inglese di grande rilievo, Percy Bysshe Shelley. Troviamo inoltre la Piazza dei Cavalieri di Malta, famosa per il suo punto di vista unico attraverso il buco della serratura dei cancelli dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Guardando attraverso questo buco si può vedere una perfetta cornice della cupola di San Pietro al Vaticano.

L’Aventino offre una vasta gamma di ristoranti, trattorie e caffè dove gustare la cucina romana autentica e rilassarsi dopo una giornata di visite turistiche. Due esempi su tutti. Il Ristorante Aventino situato nel cuore del quartiere, offre un’atmosfera accogliente e piatti della cucina romana preparati con ingredienti freschi e di alta qualità. Il Bar degli Artisti, ottimo caffè e punto di ritrovo per artisti, scrittori e residenti del quartiere.

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