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Ribasso scontato per i mercati azionari americani? Non è ancora detta l’ultima parola

Se il 25 marzo, dopo la migliore settimana da 4 mesi, non avevamo dato per scontato il rialzo dei mercati azionari americani, adesso dopo la peggiore settimana da oltre un anno cosa possiamo dire? Anche in questo caso non tutto è scontato e la prudenza deve essere la guida degli investitori.

La settimana a Wall Street

Venerdì scorso, le azioni statunitensi hanno subito una forte ribasso dopo un avvio contrastante della stagione degli utili. Questo declino è stato causato principalmente dalle crescenti preoccupazioni riguardanti il potenziale aumento delle tensioni nel Medio Oriente, che hanno spinto gli investitori a cercare rifugi più sicuri per i loro investimenti.

Anche se JPMorgan Chase ha riportato profitti più solidi rispetto alle previsioni degli analisti per i primi tre mesi dell’anno, il titolo ha subito una flessione del 6,5%. La banca ha previsto una crescita modesta di una fonte chiave di reddito per quest’anno, deludendo le aspettative di Wall Street. Questa delusione riflette la crescente pressione sulle aziende per generare profitti più consistenti, specialmente considerando le incertezze riguardanti i tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

L’attuale stagione degli utili ha dimostrato che sia l’inflazione che l’economia generale rimangono più robuste del previsto, portando i trader a ridimensionare le previsioni sui tagli dei tassi di interesse. Tutto ciò si riflette nelle tensioni nei mercati finanziari, con gli indici azionari che avevano già raggiunto livelli record grazie alle aspettative di tali tagli. Senza una politica monetaria più accomodante, le aziende dovranno generare profitti più elevati per giustificare i prezzi delle azioni, che molti ritengono essere troppo alti.

Il recente aumento dei prezzi del petrolio ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni riguardo a una maggiore pressione inflazionistica. Il petrolio ha registrato un nuovo rialzo venerdì, mentre le tensioni nel Medio Oriente persistono. Questi fattori hanno contribuito a una giornata turbolenta sui mercati finanziari, con il rendimento dei titoli del Tesoro che è diminuito e il prezzo dell’oro che è aumentato, segnando un aumento della domanda per gli investimenti considerati più sicuri.

Le news che potrebbero condizionare l’andamento dei mercati settimana prossima

L’attenzione dei trader si è concentrerà sulla stagione dei rendiconti delle banche, con grandi nomi come Bank of America, Johnson & Johnson e UnitedHealth Group che presenteranno i loro rapporti la prossima settimana. Le dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve saranno anch’esse monitorate attentamente, poiché potrebbero influenzare le aspettative riguardanti le prossime mosse sui tassi di interesse e quindi le fluttuazioni di Wall Street.

Ribasso scontato per i mercati azionari americani? Non è ancora detta l’ultima parola

Secondo settimana consecutiva al ribasso come non capitava dall’ottobre del 2023. Non tutto, però, è ancora perduto per i rialzisti. Come si vede dal grafico, infatti, il supporto in area 37.917 sta reggendo molto bene alle pressioni ribassiste e solo la sua rottura in chiusura settimanale potrebbe favorire un’inversione di tendenza. In questo caso il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato figura.

In caso di tenuta, invece, il rialzo, potrebbe proseguire secondo lo scenario indicato dalla linea continua.

Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico del Dow Jones
Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico del Dow Jones

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