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Hai una moneta da 2 lire? Se c’è questa scritta ti porti a casa 20.000 euro

La numismatica, ossia la scienza che studia le monete e la loro storia, è un campo che continua ad affascinare sia esperti che semplici appassionati. Ancora oggi, infatti, le monete antiche rappresentano un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, poiché non sono solo pezzi di metallo, ma sono testimoni della storia. È per questo motivo che ci sono tantissimi collezionisti e numismatici, alla ricerca continua di monete di valore, che pagherebbero fiori di quattrini pur di accaparrarsene. 

Hai una moneta da 2 lire? Se c’è questa scritta ti porti a casa 20.000 euro

Una moneta di indiscusso valore (anche storico) è il gettone da 2 lire, coniato in occasione della IX Fiera Esposizione di Milano (12 aprile – 19 giugno 1928), per celebrare il decennale della vittoria nella Prima Guerra Mondiale. Vediamo insieme perché è considerato un oggetto prezioso e quanto vale.

Realizzato in rame, questo gettone può essere considerato come un vero e proprio buono, spendibile e convertibile in denaro solo all’interno dell’esposizione.

Sul dritto troviamo la testa del Re Vittorio Emanuele III (che, a differenza di altre monete, è sprovvisto di mostrine o altri indumenti militari); poi abbiamo l’anno di coniazione e la firma dell’autore. 

Il rovescio presenta un littore nudo a cavallo, con riferimenti a Benito Mussolini e alla fiera stessa. Infatti, appena sotto al cavallo, in orizzontale, vi è scritto: “LIRE DVE VALEVOLE NELL’INTERNO DELLA FIERA ESPOSIZIONE DI MILANO E CONVERTIBILE DALLA FIERA IN VALUTA LEGALE SINO AL 19 GIUGNO A IV.”

Ecco la scritta che può far lievitare il prezzo di questa moneta fino a 20.000 euro

Ma cosa rende questa moneta così preziosa?

L’esemplare in rame, descritto in precedenza, in condizioni di Fior Di Conio, potrebbe valere intorno ai 150 euro.

Tuttavia, se la moneta presenta la scritta “PROVA” al posto dell’anno di coniazione, potresti essere di fronte ad un pezzo più unico che raro, e che vale moltissimo nel mercato numismatico attuale.

Degli esemplari di prova, esistono 4 versioni realizzate in argento, bronzo, alluminio e oro.

La versione meno “costosa” è quella in alluminio, che in condizioni perfette può arrivare a valere circa 400 euro. Le versioni in argento o bronzo, invece, potrebbero raggiungere il valore di 700, massimo 800 euro. 

Per quanto riguarda la versione in oro, invece, si possono raggiungere cifre davvero considerevoli. Infatti, se l’esemplare in oro non presenta graffi, macchie e altri difetti, potrebbe valere fino a 20.000 euro! 

Insomma, un vero e proprio tesoro che, se ritrovato in buone condizioni, può far fruttare parecchi soldi!

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