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7 cose da sapere sul nuovo BTP Valore 2030 con tassi fissi e crescenti e rendimento totale al 22,45%

Per i risparmiatori legati al reddito fisso è giunta la settimana di sottoscrizione del primo bond retail del 2024. Si tratta del BTP Valore 2030, la famiglia dei titoli di Stato riservati a famiglie e risparmiatori individuali. Il prodotto ha delle specificità che lo distinguono dagli altri bond provenienti dallo stesso emittente, il Tesoro.

Vediamo allora quali sono le 7 cose da sapere sul nuovo BTP Valore 2030 con tassi fissi e crescenti e rendimento totale al 22,45%, cioè dal 1°.

Primo punto: i rendimenti

Partiamo dai rendimenti. I tassi minimi garantiti sono il 3,25% annuo lordo per il 1°, 2° e 3° anno, poi salgono al 4,00% per ognuno dei tre anni del triennio successivo. Al termine del collocamento i tassi minimi andranno riconfermati, altrimenti potranno solo essere rivisti al rialzo (l’ipotesi più probabile è la prima). Il rendimento medio annuo lordo ponderato (dal 1° al 6° anno) è quindi del 3,625%, mentre quello totale, complessivo e comprensivo di premio fedeltà, è del 22,45%.

Periodicità delle cedole

Al pari del BTP Valore 2028, e a differenza di tutti gli altri titoli di Stato italiani, questa obbligazione ha una cedola con periodicità semestrale.

In pratica ogni 91 giorni circa arriverà un bonifico sul conto, pari al prodotto tra il capitale nominale sottoscritto e la cedola netta trimestrale di riferimento. Cioè:

  • 0,7109% (lordo: 0,8125%) a trimestre, per i primi 3 anni di vita del bond;
  • 0,875% (1,00% lordo) ogni 3 mesi e in ognuno dei 3 anni successivi.

Qual è l’ISIN del BTP e quanti ISIN avrà?

Il bond ha un doppio ISIN, uno ‘speciale’ e uno ordinario. Il primo è IT0005583478 e accompagnerà tutti i contratti sottoscritti nella sola settimana di collocamento. Il secondo lo conosceremo al termine della prima fase, cioè giusto tra qualche giorno. Perché due ISIN? Semplice: solo ai titolari del primo ISIN verrà pagato lo 0,70% lordo di premio fedeltà finale, a marzo 2030. A tutti gli altri, no.

Tasse e commissioni

Al pari delle altre emissioni retail similari, non c’è nessuna commissione per i piccoli risparmiatori che acquistano nei giorni di collocamento. Dal 5 marzo gli eseguiti di compravendita del titolo pagheranno la relativa commissione all’intermediario, il cui importo è quello previsto dalla propria banca. La ritenuta fiscale su cedole e premio fedeltà è del 12,50%, idem sull’eventuale plusvalenza da capital gain. Esenti, infine, le imposte di successione sul bond.

7 cose da sapere sul nuovo BTP Valore 2030 con tassi fissi e crescenti e rendimento totale al 22,45%

Il taglio minimo di sottoscrizione è di 1.000 €, senza limiti o tetti all’emissione: cioè tutta la domanda verrà soddisfatta. Ancora, acquisto e rimborso finale avverranno a 100, mentre durante la vita di maturazione il bond sarà libero di fluttuare sul MOT.

I giorni del collocamento

I giorni di emissione del neo bond andranno da oggi, lunedì 26, fino alle ore 13.00 di venerdì 1° marzo, salvo eventuale chiusura anticipata. Il BTP va sottoscritto presso la banca o ufficio postale con cui si detiene il conto titoli, necessario per la sua custodia. Parimenti lo si può acquistare anche online, tramite l’home banking, se si è correntisti abilitati all’operatività di trading online.

Posso vendere in anticipo il BTP?

In caso di ripensamento e/o necessità particolari, il bond potrà essere ceduto in tutto o in parte sul mercato anche prima della scadenza. Ovviamente l’importo venduto dovrà essere sempre per multipli di 1.000 € del valore nominale. Sul MOT il BTP seguirà le dinamiche del mercato obbligazionario per cui il suo prezzo all’atto della vendita dipenderà dal ‘gioco’ della domanda e dell’offerta. A cascata ne potrebbe derivare una plusvalenza (prezzo di vendita maggiore di quello di carico) o una minusvalenza (caso inverso del precedente).

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