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Se oggi verso 20.000 euro sul buono fruttifero postale Ordinario quanto incasserò netto a scadenza?

Terminata la settimana di collocamento del neo BTP Valore 2030, per i piccoli risparmiatori è già tempo di neo valutazioni. Dove investire sul reddito fisso a lungo termine? Impossibile rispondere senza prima sapere qual è la propensione al rischio e l’obiettivo di fondo dell’investitore di turno.

Consapevoli di questa circostanza alquanto determinante, prendiamo allora un prodotto a caso e vediamone il rendimento senza pretesa alcuna. Su un orizzonte temporale di 20 anni, per esempio, se oggi verso 20.000 euro sul buono fruttifero postale Ordinario quanto incasserò netto a scadenza?

Il buono fruttifero con un rendimento annuo lordo a scadenza del 2,75%

Come si legge sul portale di Poste, dal 1925 si tratta dell’investimento prescelto da milioni di italiani. I motivi del ‘successo’ sono facilmente individuabili: riassumiamoli.
In primis abbiamo la garanzia dello Stato Italiano sul capitale ivi confluito, al pari di tutti i titoli di Stato e i prodotti del risparmio gestito. Un altro pro è la loro estrema facilità di comprensione in un mondo, quello della finanza, dominato da strutture complesse e inglesismi non sempre indispensabili.
Poi c’è che il rimborso del capitale è ammesso in qualunque momento, anche prima del termine, e sempre entro i termini di prescrizione. CDP garantisce il rimborso del nominale sottoscritto più gli interessi nel frattempo maturati, ma dopo 1 anno dall’acquisto e poi ad ogni bimestre.
Un altro vantaggio dei buoni in generale, l’Ordinario incluso, rimanda al capitolo spese. Quelle di gestione sono assenti, dall’acquisto fino al rimborso, finale o intermedio che sia. Le uniche eccezioni riguardano le spese fiscali. La ritenuta sugli interessi è al 12,50% mentre non si applicano le imposte di successione. Quella di bollo (2×1.000 del capitale), infine, scatta quando il valore di rimborso complessivo dei BFP eccede i 5mila €.
Infine, abbiamo la facilità di sottoscrizione, nel senso doppio del termine. Per quanto riguarda il taglio minimo, si parte da 50 € e si procede per multipli. Per quel che concerne la modalità, si può procedere presso gli uffici postali oppure online se si è abilitati a tale operatività in remoto.

Se oggi verso 20.000 euro sul buono fruttifero postale Ordinario quanto incasserò netto a scadenza?

Al pari degli altri buoni di medio-lungo termine (l’Ordinario dura 20 anni), gli interessi sono fissi e crescenti. Si tratta della nota struttura dei rendimenti step-up applicata anche sui 3 BTP Valore e i 4 BTP Futura ad oggi in circolazione. Dal 28 dicembre 2023 CDP ha modificato le condizioni economiche, oggi pari alle seguenti:

  • 0,50% lordo alla fine del 1° e del 2° anno;
  • 0,67% e 0,87% al termine, rispettivamente, del 3° e 4° anno;
  • 1,00%, 1,12%, 1,25% e 1,40% alla fine, nell’ordine, del 5°, 6°, 7° e 8° anno;
  • 1,53%, 1,62%, 1,70, 1,77% e 1,90% al termine, rispettivamente, del 9°, 10°, 11°, 12° e 13° anno;
  • 2,01%, 2,11%, 2,23% e 2,36% alla fine, nell’ordine, del 14°, 15°, 16° e 17° anno;
  • 2,48%, 2,61% e 2,75% al termine degli ultimi 3 anni di vita del buono.

Sfruttiamo il simulatore sul portale di Poste Italiane per vedere quale sarebbe il valore di rimborso netto (di sola ritenuta) finale di un ipotetico capitale di 20mila €. Dopo 20 anni, si legge, il montante sarebbe di 32.623,55 €.

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