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Se prendi meno di 200 euro a figlio di Assegno Unico forse hai dimenticato di chiedere una maggiorazione

Molte famiglie ogni mese prendono dall’INPS l’Assegno Unico e Universale sui figli a carico. Lo prendono i disoccupati che prendono la NASPI o la DIS-COLL ma anche quelli privi di ammortizzatori sociali. Ma lo prendono anche i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e perfino coloro che rientrano nell’Assegno di Inclusione o nel Supporto Formazione e Lavoro.

Ecco spiegato il nome della misura, perché si tratta di una prestazione universale che riguarda le famiglie con figli sotto i 21 anni di età. Dopo il consueto incremento relativo alla perequazione di gennaio, l’importo dell’Assegno nel 2024 è cresciuto. Si va dall’importo minimo per figlio pari a 57,20 euro all’importo massimo di 199,40 euro. Ma si tratta degli importi base, perché grazie ad alcune maggiorazioni, le cifre possono essere nettamente superiori. Quindi, se prendi meno di 200 euro a figlio, probabilmente hai tralasciato qualcosa nella presentazione della domanda.

Se prendi meno di 200 euro a figlio di Assegno Unico forse hai dimenticato di chiedere una maggiorazione

L’Assegno Unico si prende a prescindere che il nucleo familiare interessato abbia o meno un ISEE valido. Infatti, la cifra minima di 57,20 euro a figlio si prende pure se non è stata presentata la DSU per ottenere l’ISEE. Però l’importo dell’Assegno cambia in base all’ISEE, ecco perché presentare la DSU resta comunque fondamentale anche se non obbligatorio. Infatti, i 57,20 euro di importo per i senza ISEE è lo stesso che viene erogato a chi ha un ISEE superiore a 45.575 euro. Man mano che scende l’ISEE sale l’importo del trattamento e si arriva a 199,40 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 17.090 euro. Per le famiglie con alcune particolarità al loro interno però ci sono da prendere anche le maggiorazioni. E vanno indicate in domanda. Durante la presentazione dell’istanza all’INPS occorre rispondere a tutte le domande previste. Ed ogni domanda serve per consentire all’INPS di assegnare queste maggiorazioni. Per esempio, c’è una maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori che prendono quindi di più rispetto ad una famiglia monoreddito (in cui lavora per esempio solo il padre). Ma se non si barra questa casella nella domanda, l’INPS non erogherà l’importo aggiuntivo a figlio che è pari a 34,10 euro.

Importi Assegno Unico con maggiorazioni, ecco quelle da sfruttare

Già nell’esempio di sopra, l’Assegno Unico per una famiglia con 15.000 euro di reddito passerebbe da 199,40 euro al mese a figlio, a 233,50 euro. Un’altra maggiorazione riguarda le mamme sotto i 21 anni di età e vale per esempio 22,80 euro in più. Se in famiglia ci sono 3 o più figli, oppure per figli fino a un anno di età, l’Assegno sale del 50% rispetto alla soglia base spettante in base all’ISEE. In questo caso il figlio sotto l’anno di età nel secondo caso, oppure i figli fino a 3 anni di età nel primo caso, prendono 299,10 euro al mese di Assegno. E non mancano maggiorazioni nel caso di figli disabili e commisurate alla gravità dell’invalidità. Ci sono da prendere in più rispetto all’importo base, fino a 119,60 euro in più se il figlio non è autosufficiente. Se invece ha una disabilità grave la maggiorazione sull’Assegno Unico è pari a 108,20 euro. Infine, se la disabilità è media la maggiorazione scende a 91,20 euro.

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