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Questo BTP rende il 15% complessivo ma gli interessi arrivano ogni 6 mesi e la cedola è del 3,85%

Le strategie per investire dal breve a medio e lungo termine possono differire per mille e una variabile. Scegliere in base all’emittente o alla valuta di denominazione e/o natura del sottostante? Ancora, prediligere uno strumento per la sua durata complessiva o per la struttura dei rendimenti? E così via.  

In tema di rendimenti, questi sono in genere fissi e costanti fino alla fine, quando l’emittente provvederà al rimborso del capitale sottoscritto, salvo eventuale default avutosi nel frattempo.

Altre volte le scelte di investimento prediligono altre finalità, com’è nel caso di quando si punta a un dato ritorno complessivo, totale, dal principio alla fine. Giusto a titolo di esempio, questo BTP rende il 15% complessivo ma gli interessi arrivano ogni 6 mesi e la cedola è del 3,85%.

Il BTP in scadenza il 15 dicembre 2029

Esaminiamo il bond emesso dal Tesoro il 15 novembre 2022 (ISIN IT0005519787) e in scadenza il 15 dicembre del 2029. Si tratta di un titolo di durata settennale al tempo del lancio iniziale, ma con durata residua attuale di circa 5,7 anni.

Il bond paga una cedola annua del 3,85%, il 3,368% netto, mentre le due date di stacco cedola sono il 15 giugno e il 15 dicembre fino al 2029. In soldoni, ogni 6 mesi il titolare del BTP riceve sul conto un interesse netto dell’1,684% sul nominale sottoscritto.

Quanto al resto delle spese (oltre alla ritenuta fiscale), vanno ricordate quelle di bollo e quelle di gestione. Le prime sono dello 0,2% sul valore di mercato della giacenza al termine del periodo rendicontato, di solito ogni 3 mesi. Le seconde rimandano alle commissioni di compravendita e soprattutto al dossier titoli, se oneroso. Il conto titoli è uno strumento necessario per la custodia a 360° dei prodotti finanziari posseduti, titoli di Stato inclusi.

Questo BTP rende il 15% complessivo ma gli interessi arrivano ogni 6 mesi e la cedola è del 3,85%

Come si è comportato il bond nei suoi primi 2 anni e quasi 5 mesi di vita? Per la gran parte del tempo il prezzo di mercato si è attestato in area 100, con alcune fasi di calo dei corsi in area 97 circa. Il calo più marcato delle quotazioni lo si è avuto il 18 ottobre dell’anno scorso, quando il titolo prezzò sui 96,50 centesimi. Di contro il valore massimo finora battuto è stato di 104,49, il 27 dicembre 2023.

Ora, giovedì 28 marzo il bond ha chiuso a 103,11 centesimi, in salita dello 0,09% a 1 settimana, dell’1,04% a 1 mese, del 6,65% a 6 mesi e del 2,59% a 1 anno.

All’attuale prezzo sopra cento ne deriva un credito di imposta dello 0,38% e un rendimento lordo effettivo a scadenza più basso della cedola. A scadenza, infatti, il titolare del BTP incasserà 100 per ogni 103,11 speso oggi per acquistarlo. Pertanto il rendimento effettivo lordo del titolo è del 3,262%, per un rendimento totale del 16%. Togliendo anche le spese bancarie si arriva all’incirca in area 15%, frazionario in più o frazionario in meno a seconda dei casi.

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