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Andrà in pensione con massimo 29 anni di contributi chi rispetta i requisiti, perché con 30 anni niente assegno

C’è una misura molto interessante che consente di andare in pensione ai lavoratori che hanno maturato una giusta anzianità contributiva ma solo se hanno versato contributi solo dopo una precisa data.

Potranno andare in pensione con 64 anni di età i lavoratori che rientrano in questa misura che ha dei paletti fissi molto importanti e da rispettare assolutamente. Parliamo della pensione anticipata contributiva, che permette il pensionamento a chi non ha nulla in epoca retributiva. Andrà in pensione con massimo 29 anni di contributi chi rispetta i requisiti previsti. Ma perché proprio 29 anni di contributi? La domanda sorge spontanea, e adesso vedremo di dare risposta.

Andrà in pensione con massimo 29 anni di contributi chi rispetta i requisiti, perché con 30 anni niente assegno

La normativa vigente consente ad alcuni lavoratori di andare in pensione con 64 anni di età e 29 anni di contributi anche nel 2024. Il paradosso è che soggetti che si trovano ad aver raggiunto i 64 anni di età e magari hanno 30 anni di contributi, in pensione con la stessa misura non ci possono andare. Paradosso dicevamo, ma a dirla tutta non è esattamente così. Ci sono misure di pensionamento e regole fisse di alcuni strumenti previdenziali, che funzionano in un modo che non lascia deroga alcuna. E la pensione anticipata contributiva è una di queste misure. Per andare a risposò con una misura di questo genere bisogna completare i seguenti specifici requisiti:

  • 64 anni di età già compiuti;
  • 20 anni di contributi già completati;
  • primo accredito alla previdenza sociale italiana successivo al 31 dicembre 1995;
  • pensione alla decorrenza non inferiore a 3 volte l’Assegno Sociale, o a 2,8 volte per le donne con un figlio o a 2,6 volte per le donne con più figli.

Ecco alcune particolarità di questa misura

Per andare in pensione con questa misura i requisiti vanno completati tutti alla data di presentazione della domanda. Basta mancarne uno e addio trattamento. L’importo minimo della pensione è probabilmente il fardello più grande. ma come si fa a far salire l’importo della pensione? Versando contributi naturalmente. Ecco perché la misura si sposa meglio ai lavoratori che hanno versato 29 anni di contributi. Questa è la soglia massima di contribuzione che un lavoratore che ha iniziato a versare contributi solo dal primo gennaio 1996 in poi, può aver raggiunto nel 2024. Chi nel 2024 ha maturato 24 anni di contributi, non può, per logica, essere un contributivo puro. Non può quindi aver versato contributi dopo il 1995 ma avrà iniziato sicuramente prima. E addio trattamento per chi anche per pochi mesi non rientra nel perimetro del sistema contributivo puro. Ecco perché non si può parlare di paradosso ma solo di regole particolari di una misura altrettanto particolare.

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