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Per far fiorire le orchidee, non serve essere esperti! Fai attenzione a questi dettagli e non te ne pentirai

Le orchidee, con la loro eleganza innata e la varietà di colori e forme, sono considerate tra le gemme più preziose del regno vegetale. E, per tale motivo, vale sempre la pena capire in che modo è necessario curarle e coltivarle, anche in questi mesi “freddi”. In questo articolo vi sveleremo alcune procedure da tenere sempre in considerazione. Iniziamo.

Per far fiorire le orchidee, non serve essere esperti! Fai attenzione a questi dettagli e non te ne pentirai

Le orchidee sono considerate tra le piante più affascinanti e belle che si possano coltivare in casa o in giardino. Tuttavia, alla loro indiscussa bellezza, si accompagna anche la fama di essere una pianta estremamente delicata, e molto delicata in termini di cure e attenzioni.

Queste piante, infatti, richiedono un ambiente ben bilanciato e condizioni specifiche per prosperare. L’errore più comune per i neofiti del giardinaggio è trattare le orchidee come le altre piante domestiche. In realtà, esse necessitano di una cura speciale, soprattutto durante i mesi invernali, come febbraio, quando le condizioni atmosferiche possono influire notevolmente sulla loro salute.

Ecco come curare le tue orchidee al meglio anche a febbraio

Iniziamo dall’illuminazione e dalla temperatura.

Durante il mese di febbraio, la luce solare è più debole e le giornate sono più corte. Dunque, è fondamentale assicurarsi che le orchidee ricevano sufficiente luce indiretta.

Posizionare le piante vicino a una finestra orientata a sud o a est può fornire la quantità ideale di luce. Tuttavia, bisogna evitare l’esposizione diretta ai raggi solari, che può bruciare le delicate foglie. In generale, in termini di temperatura, le orchidee prediligono un ambiente caldo di giorno (intorno ai 20-25°C). E più fresco di notte (circa 15-18°C).

Per quanto riguarda l’irrigazione, le orchidee non amano né l’eccesso né la carenza d’acqua. Durante l’inverno, è necessario ridurre la frequenza di annaffiatura, aspettando che il substrato si asciughi completamente prima di innaffiare nuovamente. L’acqua deve essere a temperatura ambiente e non calcarea. È fondamentale, invece, mantenere un certo tasso di umidità. Le orchidee, infatti, prosperano in ambienti con umidità tra il 40% e il 70%. In casa, soprattutto con il riscaldamento acceso, l’aria tende ad essere più secca. Si potrebbe considerare l’uso di un umidificatore o posizionare le piante su un vassoio con ghiaia umida per aumentare l’umidità circostante.

Concimazione e prevenzione delle malattie

Durante il mese di febbraio, la maggior parte delle orchidee è in una fase di riposo vegetativo. Quindi è consigliabile ridurre la concimazione, applicando soltanto la metà della concentrazione raccomandata e non più di una volta al mese. Il fertilizzante deve contenere tutti i micronutrienti necessari, in particolare azoto, fosforo e potassio.

Infine, è importante controllare regolarmente le orchidee per individuare eventuali segni di malattie o parassiti. Infezioni fungine e marciumi radicale sono comuni in inverno a causa della scarsa ventilazione, come dicevamo pocanzi. Se notiamo radici marce, o un substrato eccessivamente degradato, è importante intervenire rinvasandola o potandole, per prevenire ulteriori danni alla pianta.

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