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Ecco dove e come sono suddivisi i soldi degli italiani tra conti correnti, azioni, bond e titoli di Stato, polizze e fondi comuni

La recente indagine FABI (pubblicata il 17 febbraio) ha evidenziato che la ricchezza degli italiani è salita di 78 miliardi di € nel corso del 2023. Si tratta di un risultato prestigioso che nel complesso fa dei connazionali un popolo dedito al risparmio e, a sorpresa, anche agli investimenti.

L’analisi rileva, infatti, una propensione al risparmio intatta e una parziale migrazione della liquidità dai c/c verso forme di investimento più redditizie. I motivi di tale trend sono subito spiegati. Da un lato il rialzo dei rendimenti ha funzionato da calamita per chi era stanco di vedere la liquidità infruttifera. Il resto lo ha fatto la recente inflazione, che ha messo a dura prova la preferenza per la liquidità. Premesso ciò, ecco dove e come sono suddivisi i soldi degli italiani tra conti correnti, azioni, bond e titoli di Stato, polizze e fondi comuni.

I risparmi degli italiani ai raggi X

L’indagine della Federazione Autonoma Bancari Italiani ha calcolato in 5.216 miliardi di € la ricchezza complessiva degli italiani nel 2023. In termini percentuali la crescita è stata dell’1,51% sull’anno prima e di 78 mld di € in più in valore assoluto (5.138 mld di € nel 2022).

Non solo, ma ha evidenziato come si stiano riorganizzando le scelte e le preferenze degli italiani. La liquidità perde appeal, mentre salgono le quotazioni delle forme di gestione più remunerative come BTP e azioni, a seconda della propria propensione al rischio. Nel dettaglio, la quota di risparmi detenuta su c/c e depositi è scivolata a 1.572 mld di € di settembre scorso contro i 1.633 mld di € del 2022 (quasi 61 mld in meno, ossia –3,73%).

Più in dettaglio, ecco la ripartizione della ricchezza degli italiani espressa in milioni di euro e alla fine dei primi 9 mesi del 2023:

Ecco dove e come sono suddivisi i soldi degli italiani tra conti correnti, azioni, bond e titoli di Stato, polizze e fondi comuni

Allargando il time frame al quinquennio 2019-2023 si scopre che le famiglie italiane hanno accantonato 552,5 mld di € in più, portando appunto quel saldo a 5.216 mld di €. Si tratta di una crescita che sfiora il 12% in quasi 5 anni (settembre 2023). Il risultato è dovuto principalmente al forte rialzo del valore delle azioni, in aumento di 325,5 mld di € (+32m1%) e della componente bond, sovereign inclusi, saliti di 106,9 mld di € (+39,85).

Restringendo l’analisi alla sola componente bond, essi sono saliti di quasi il 40% (in valore assoluto: +106,9 mld di €) nei 5 anni esaminati. Questa ricchezza era pari a 268,3 mld di € nel 2019 mentre ha raggiunto lo stock di 375,2 mld di € l’anno scorso. Al termine dei primi 9 mesi 2023 le famiglie avevano bond a breve termine per 27,8 mld di €, e 347,4 mld di € in obbligazioni di medio-lungo termine.

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