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Rinviare la pensione conviene per prendere il Bonus in busta paga, ma solo dopo 7 o 9 mesi

Il Bonus contributivo che verrebbe erogato a soggetti che rimandano la pensione viene di fatto posticipato. Alla stregua delle finestre di decorrenza delle prestazioni, ecco che l’INPS estende l’attesa anche al famoso Bonus in busta paga per chi decide di rimanere al lavoro.

Parliamo naturalmente del bonus per chi rinvia la Quota 103 nonostante abbia raggiunto i requisiti previsti. L’agevolazione in busta paga, che molti chiamano ancora Bonus Maroni, è l’oggetto di un nuovo messaggio INPS pubblicato il 14 marzo scorso sulla pagina ufficiale dell’Istituto Previdenziale.

Rinviare la pensione conviene per prendere il Bonus in busta paga, ma solo dopo 7 o 9 mesi

Con il messaggio 1107 del 14 marzo 2024 l’INPS ha prodotto gli opportuni chiarimenti sul Bonus contributivo per chi rimanda la pensione di Quota 103. Il Bonus è appannaggio di chi nel 2024, nonostante completa età e contributi per andare in pensione con la Quota 103, sceglie di rimanere in servizio. L’interessato nonostante abbia raggiunto 62 anni di età e 41 anni di contributi, può chiedere all’INPS, dietro domanda telematica, l’applicazione del Bonus contributivo. La parte di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, pari al 9,19% diventerebbe una cifra aggiuntiva in busta paga andando a generare uno stipendio più alto.

Come tutti sanno le aliquote contributive IVS sono pari al 33%. In pratica un dipendente destina alla sua pensione futura il 33% della retribuzione utile ai fini pensionistici. Di questa aliquota, il 23,81% è a carico del datore di lavoro mentre il 9,19% è a carico del lavoratore.

Anche il Bonus sullo stipendio slitta

La pensione con Quota 103 è destinata a soggetti che raggiungono 41 anni di contributi versati ed almeno 62 anni di età. La decorrenza della prestazione però è posticipata con il meccanismo delle finestre. Nel settore privato l’attesa è di 7 mesi (nel 2023 era di 3 mesi). Invece nel pubblico impiego l’attesa è di 9 mesi (era di 6 mesi nel 2023). Nel messaggio INPS prima citato, non si fa altro che ribadire il concetto che essendo di 7 e 9 mesi la finestra di decorrenza della pensione, anche il Bonus in busta paga segue le stesse medesime regole. Quindi, si parte dalla data di maturazione del diritto e si conteggia la finestra. Anche il Bonus sullo stipendio, quindi, arriverà agli interessati dopo 7 mesi dalla maturazione del diritto alla pensione nel settore privato. E dopo 9 mesi nel settore pubblico. Rinviare la pensione conviene per prendere il Bonus sullo stipendio, ma l’attesa è più lunga di quel che si pensava.

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